Matteo Pioltelli

Dunque, negli anni ho preso molto freddo, caldo, pioggia e vento, sicché per onorare tutto ciò in oltre 19.200 km che ho fatto in strada finora per fotografare potreste acquistare una mia fotografia qui matteopioltelli.com/galleria-s Gradita reclame, se credete. Grazie

Io non farei un figlio per questioni di egoismi personali, perché voglio girare il mondo, perché voglio cambiare tv e smartphone a iosa o perché voglio cambiare partner a ogni piè sospinto, non lo farei perché metterlo al mondo in questo mondo mi spaventa.

Al netto del fatto che l'uomo moderno abbia degli evidenti problemi di relazione e approccio con l'altro sesso, innegabile, a volte leggo degli sproloqui di certe donne che mi fanno pensare che per solidarietà queste abbiano abbracciato la causa.

Bisogna abituarsi a vivere anche le cose belle altrimenti si rischia di sprecarle per disabitudine.

Quindi secondo la brillantissima "giornalista" del tg5 quel programma di svenurati/e è un "doc-reality"? Santa Polenta.

Ci sono certe donne che quando sorridono ti aprono un mondo e mezzo, per fortuna e purtroppo spesso in egual misura.

Sapete tutto voi, ogni argomento ogni esperienza lo conoscete o l'avete già fatto. Moralmente ineccepibili a cazzo duro su tutto. Che brutta vita mamma mia.

Il mio desiderio di rispolverare la ghigliottina è sempre più florido.

Mi ricordo ancora quando hanno trovato cucita nella giacchetta di un povero bambino imbarcato in quei viaggi assurdi (ucciso dai noi occidental sfruttatori) la pagella che sua mamma gli cuciì. Una piccola grande cura d'amore e speranza che gli servisse per avere una possibilità.

Cose che mi mancano da tempo il rumore dei campanacci delle mucche nei pascoli di montagna I sieme a quello della pioggia sull'erba. Due cose che ti rimettono al mondo l'anima.

E questo elemento è il più sveglio della cucciolata dei medici/superstar in eredità dal Covid eh.

Questo è semplicemente IL calcio

Non so come dirvelo ma ripostare storie e screen di quella viziata parodia di una parodia dei milanesi le può fare solo un favore, sicché farlo per criticarla non mi pare un'ottima idea. Oblio e indifferenza ragazzi, oblio e indifferenza.

Le fotografie delle vacanze di un tempo erano si grezze, storte, magari alquanto fuori fuoco ma le facevano per ricordare, per generare ricordi per poi, e non per mostrare di essere andati in quel posto perché altrimenti se non mostri non l'hai vissuto.

Piccolo consiglio fotografico/meteorologico; nei tipici scrosci d'acqua estivi (tipo quello di poco fa a Milano) mettetevi sotto un balcone e fotografate in strada perché le persone sotto l'acqua e sotto l'ombrello mettono in scena magnifiche fotografie in maniera naturale.

A 20 anni pensi e pretendi di avere tutto il tempo e tutte le occasioni a tua disposizione. A 30 anni cerchi di recuperare tutto ciò che nei 20 anni non hai vissuto, ma in maniera bulimica. Dai 40 anni in su capisci che poco ma vero è meglio di tanto ma neppure desiderato.

Ma voi il numero di cellulare di vostro padre o madre che purtroppo non c'è più lo avete conservato nella rubrica dello smartphone? Io credo lo avrei fatto riguardo mio padre, ma quando è morto c'erano a malapena i costosissimi Tacs quindi ciccia per noi.

Roba da Istituto Luce qui.

In questa calda sera d'inizio luglio così su due piedi vi lascio il mio link IG qualora voleste vedere delle fotografie di strada in bianchenero. instagram.com/matteopioltelli

Ce la facciamo ad andare oltre al racconto fotografico dei napoletani al mare con tavoli e sedie in acqua la pummarola in coppa i tatuaggi e i tuffi? Hanno sfrangiato la minchia a me che sono milanese, figuriamoci. Grazie (Io so di chi è la colpa)

Leggo gente che si lamenta di aver dovuto giocare 63 partite in un anno, cristoni di 25 anni di media che si allenano solo per quello 6/7, senza un benché minimo problema economico e soprattutto leggo un mare di gente che da loro ragione. Poro calcio mio come sei finito male.