mutametu

Come Prometeo: portatrice di fuoco e quindi incatenata

“Tra vent’anni è un bell’orizzonte di senso” mi dici. E io penso che, tra le tue braccia, in questi due decenni, ci metterei radici.

Ho imparato a proteggermi o a nascondermi?

ritrovarti è apnea e primo respiro, originario vitale

Per questa terza oscillazione che ci riscopre in intima confidenza persuasi del valore di una coincidenza in questa nostra estrema commozione

Quante cose avrei da dirti, ma non te ne dirò nemmeno una

Meglio scomparire che insistere

liberi sensi in semplici parole

Non ho amato che te. Non è ridicolo?

Bisogna saper rinunciare

La musica di sottofondo è tutto.

Non si sbagliava Boccadoro. C’è una certa banalità nel modo in cui anche la nostalgia, la mancanza e il desiderio si disperdono con indifferenza.

magneticamente attratta dall’inattingibile, pare

Ci si può persino prendere una nuova sbandata…

Il posto più triste che io conosca è il vuoto che lascia un sentimento che si dissolve. Averti amato e non amarti più mi ha liberata. Eppure è un luogo tristissimo.

Quante cose vorremmo dire a chi ha smesso di ascoltarci

Non è mai accaduto, per questo lo hai idealizzato

Ti amo a memoria

Tra di noi bastava uno sguardo per fraintendere tutto

Portami dove ci vuole coraggio e lo si trova

Vieni, ti porto a vedere la collezione di cose che ho tenuto dentro