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@__bloodflowers
Una volta mi hanno sparato. Ma non sono morta.
Amo la letteratura russa perché è la parte alcolica della me astemia.
Fossi ebrea chiederei scusa ovunque, in libreria, nelle carrozze della metropolitana, in coda alle casse del supermercato, ai bambini nei parchi gioco, chiederei perdono all'umanità tutta, persino ai cani nei canili.
Neanche le piante che stanno abitualmente sotto al sole ci vogliono più stare.
Ho questa pianta di gigli che la porto in camera quando leggo e in sala da pranzo quando mangio, la caducità è d'ispirazione.
La felicità come strumento capitalista è alla base di ogni infelicità.
Le atmosfere di catastrofe generale alleviano sempre un po' le catastrofi individuali, dev'essere per questo che i suicidi sono così rari in periodo di guerra...

Chi patisce il freddo deve stare con chi patisce il freddo, chi patisce il caldo deve stare da solo.
Ormai vado solo ai concerti di nicchia. Quelli dentro la mia testa.
Nelle ultime 24 ore sono morti tre giovani calciatori, due fratelli in un drammatico incidente stradale, l'altro ragazzo nell'indifferenza sotto le bombe.