Paolo(float moon)

Come vorrei essere adesso in soffitta, insieme a tutti gli altri giocattoli.

Ho conosciuto, una volta, il guardiano di un faro; non era interessato a me ma solo alle mie mani che, diceva, assomigliano alle ali di un gabbiano.

Ho pensieri di regolite che vibrano come conchiglie, quando la luna si accorge di loro.

Ti ho riconosciuto dal colore dei sogni.

Ma io resto qua, ad aspettare la pioggia.

Se tutto fosse azzurro, io sarei arancione.

Con molta attenzione, io ascolto chi non ha niente da dire.

Dove conducono le strade trasparenti?

Tra milioni di frammenti, un sogno -che strano- è rimasto tutto intero.

Ma le foglie, si sa, vanno dove vogliono loro, e puoi solo seguirle con lo sguardo, quando hai la fortuna che una ti voli vicino.

Lasciamo che sia la notte, ogni tanto, a sognare.

Per me una focaccia al rosmarino, una ciotola di alchechengi e un calice di rugiada.

Aspettando il Maestrale.

A volte in una stretta di mano devi trasmettere un universo infinito.

Che peccato, avere una stella così vicina e non poterla nemmeno guardare.

Qualcuno mi disse: "Ti stavamo aspettando".

Ho la forma di una nuvola, il colore del vento, la forza di un filo d'erba.