Mauro Travanut
@MTravanut
solo parole.
Ogni istante subisce il tormento, tanto dalla spinta di chi lo precede, quanto dalla seduzione di chi lo sta febbrilmente attendendo.
Le idealità - ciascuno pensi alle proprie - ordinano le azioni, individuali/collettive, che generano il mondo.
Si devono lasciar andare un’infinità di momenti, prima d’imbatterci - forse - in uno che, come mai avremmo immaginato, s’adatti veramente ai nostri sogni.
Basta una comprensione davvero autentica, per trasformare e poi, armonizzare tutte le precedenti storture.
È di gran lunga più elevata la gioia nel dare, che nel ricevere affetto.
Ci dev’essere sempre un retroscena sconosciuto, a render interessante il dialogo tra due interlocutori rapiti dal fascino, che vicendevolmente si stanno offrendo.
L’amore? lcogliere l’altro nella sua irriducibile libertà d’essere ciò che desidera sempre e comunque essere. Così noi, che liberamente decidiamo di limitarci, nel gesto dell’altro (amato), perché soltanto in quella modalità ci sarà dato specchiarci/lo.
Il lamento, detto senza tanti scrupoli espressivi, è un modo immaturo di stare al mondo; già pensarlo, rappresenterebbe un notevole progresso; ma è solo agendo, che raggiungerebbe la pienezza etica.
Preso atto, che i registri valoriali cambiano da persona a persona, aggiungendo la probabile differenza che caratterizzerebbe pure i diversi sistemi logici impiegati dai costoro, costringerà a concludere nel seguente modo: intendersi è un’impresa davvero prossima al titanismo.
L’abbandono, qualsiasi esso sia, ci consegna la possibilità di mettere al mondo la caparbietà che esprime e riflette il ricordo.
La conoscenza, anche la più minuscola, un semplicissimo giudizio, si avvale sempre di concetti, quindi di prodotti necessariamente astratti e universali.
Il passo fatto in tarda età, vale cento prodotti in tempi giovanili: questi potenziavano una convinzione; l’altro potrebbe sovvertirla.
Devi puntare oltre il possibile, per impegnarti come si deve.
Ho sempre immaginato che la mente avesse un unico, astratto, asse, su cui ruotassero i diversi prodotti che via via la popolassero. Ora, sono giunto alla conclusione che ce n’è più di uno.
Rispetti l’altro, se non ti accontenti sia solo pari alle tue attese.
Bene che appaia, nel suo splendore, ancor meglio, se manterrà lo stesso aspetto, a fine giornata, quando avrà pure rivelato la sua sostanza.
Se il sorriso non dovesse circolare tra i presenti, allora, bisognerà riordinare qualcosa.